Che cosa è la Psicomotricità e a cosa serve
La Psicomotricità è una pratica educativa che attraverso il gioco, il movimento e ad altre attività, favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino aiutandolo ad acquisire maggiore autonomia.
Essa mira ad uno sviluppo equilibrato ed armonioso dell’identità del bambino tramite la conoscenza, la padronanza del proprio corpo e alla capacità di comunicare all’esterno.
Con gli esercizi psicomotori, “giochi” ed attività facilmente eseguibili dal bambino, avvengono nuovi apprendimenti grazie ad un processo di interiorizzazione delle attività svolte con il corpo.
Mediante l’interazione del proprio mondo interiore con il proprio corpo, il bambino diventa capace di entrare in contatto con il mondo che lo circonda ed impara a creare un rapporto costruttivo con sé, l’altro e l’ambiente mettendosi in relazione con lo spazio, le cose ed il tempo.
La pratica psicomotoria è un metodo di educazione globale finalizzata, quindi, ad accogliere e rispondere ai bisogni del bambino offrendogli l’opportunità di esprimersi, attraverso il movimento, rispettando i suoi tempi, attitudini e le sue caratteristiche. Tutto ciò con lo scopo di agevolare le capacità espressive del bambino, la scoperta ed utilizzo delle proprie risorse personali e facilitarne la crescita e l’apprendimento.
Psicomotricità nella nostra scuola
All’interno della nostra scuola la psicomotricità fa parte delle diverse esperienze di apprendimento e può diventare, per il bambino, un momento importante, “privilegiato”, in cui ha la possibilità di scoprire e rafforzare la propria individualità, imparando ad ascoltare ed ascoltarsi, ad osservare e comprendere ciò che accade dentro di sé e all’esterno.
Lo scopo è accompagnare il bambino nel suo cammino evolutivo, offrendogli la possibilità di sperimentare, scoprire, esprimere le proprie potenzialità ed emozioni. Tutto ciò avviene in un clima di collaborazione, accettazione e divertimento all’interno di uno spazio ben definito da regole chiare.
Le attività che verranno proposte stimoleranno il bambino al confronto con sé stesso, con l’altro e con le diverse risposte che si possono dare alla medesima situazione al fine di trovare quella più corretta. Saranno occasione, per il bambino, di sperimentazione e di stimolazione del pensiero, elaborazione, percezione di sè, dell’altro, dello spazio e del tempo.